Cosa è e a cosa serve uno PSEM?
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Lo scopo di una simulazione a tavolino è indagare la capacità di risposta di un istituto ad un’emergenza
A questo punto risulta fondamentale concentrarsi sulla dimensione operativa. La migliore attività da mettere in atto per analizzare questo aspetto è una simulazione di emergenza a tavolino, cioè senza muovere le opere e senza contattare le squadre esterne di emergenza, ma lavorando tutti insieme ipotizzando le procedure da mettere in atto in un contesto emergenziale.
Innanzitutto è necessario individuare nella settimana i momenti in cui il pubblico è presente all’interno dell’edificio: si parte quindi a definire orari e giorni di apertura, ma anche analizzare le procedure standard di organizzazione di eventi e manifestazioni. L’obiettivo è quello di analizzare tutte le presenze all’interno del museo a seconda dei diversi orari e giorni per individuare momenti che possono rappresentare una vulnerabilità nell’organizzazione complessiva del lavoro, poiché sottopongono l’istituto a determinati rischi.
Le questioni da considerare in fase di simulazione sono le seguenti:
- Innanzitutto è opportuno stabilire uno scenario emergenziale, basandosi su una delle vulnerabilità riscontrate in fase di analisi dei rischi. Durante l’intero processo di lavoro è opportuno ragionare sempre sui worst case scenario, cioè sugli scenari peggiori di emergenza che potrebbero verificarsi, anche quando questi sarebbero altamente improbabili. Durante questa fase è opportuno essere molto specifici e dettagliati e descrivere meticolosamente la situazione emergenziale.
- Ai fini di una simulazione, è inoltre imprescindibile la creazione di una lista di priorità di salvataggio. Durante la simulazione, infatti, ci si concentrerà sulle procedure di salvataggio delle opere inserite in questo breve elenco: si dovrà progettare a tavolino la catena di telefonate che dovrà essere messa in atto a seconda dello scenario, le procedure di comunicazione con le squadre di emergenza e con le autorità e le modalità di spostamento, imballaggio e movimentazione delle opere prioritarie.
Occorre poi definire l’Emergency Team, cioè la squadra che si occuperà in caso di emergenza di tutte le procedure di sicurezza. Per ogni membro del team dedicato alle emergenze sarà necessario definire compiti e responsabilità, facendo attenzione a non creare sovrapposizione di incarichi o incertezze. Sarebbe bene che i membri del team dedicato al salvataggio delle opere abbiano ricevuto anche la formazione antincendio per quanto riguarda la salute e la sicurezza delle persone: essi infatti in caso di emergenza avrebbero già ben chiari i propri compiti per la protezione delle persone e potrebbero integrarli con le attività dedicate alla collezione.
In ogni caso e in qualsiasi situazione emergenziale, la sicurezza delle persone è di prioritaria importanza e non deve mai in nessun modo essere messa a repentaglio a favore di attività di tutela e salvaguardia delle opere.
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Questo testo è stato estratto dalla “Guida per la redazione di un’analisi dei rischi e di un Piano di Sicurezza e di Emergenza” realizzata da Mazzini Lab. Puoi ricevere la guida completa compilando il modulo sotto.