Cos’è una Priority List?
Uno degli strumenti più importanti ed efficaci per una efficace gestione di un’emergenza che occorre su una collezione è la realizzazione di una lista di priorità delle opere da salvare.
Per comprendere la sua reale utilità bisogna partire da un concetto fondamentale: durante un’emergenza che colpisce un’istituzione è molto raro che si riesca a salvare l’intera collezione conservata al suo interno. Basti pensare all’immensa consistenza delle collezioni museali, archivistiche e bibliotecarie delle più grandi istituzioni del territorio italiano: decine di migliaia di opere, documenti, libri di inestimabile valore sono conservati all’interno delle aree espositive e dei depositi di musei, archivi e biblioteche. In caso di gravi disastri che colpiscono queste istituzioni è praticamente impossibile pensare di poter proteggere e mettere in sicurezza ogni singolo artefatto conservato al loro interno.
Inoltre, c’è un’altra questione importante da considerare: in caso di gravi emergenze, come alluvioni, grandi incendi, terremoti, il personale del museo sarà evacuato e non potrà intervenire in prima persona per la messa in sicurezza delle opere colpite. Soltanto i Vigili del Fuoco potranno entrare all’interno delle aree colpite per salvare in primo luogo le persone, poi gli animali e, soltanto quando tutti gli esseri viventi saranno stati messi in salvo, potranno agire sugli oggetti e metterli in sicurezza. Salvaguardare le opere d’arte, quindi, non è una priorità dei Vigili del Fuoco che, se le condizioni lo rendono obbligatorio, potranno decidere di non evacuare la collezione e non attivare alcuna procedura per la salvaguardia delle stesse. Nel caso in cui, però, si trovino nelle condizioni di poter agire sulla collezione, gli operatori museali dovranno metterli nelle condizioni di attivare le giuste misure di protezione e di concentrarsi sulle opere effettivamente prioritarie della collezione. Per questa ragione, è fondamentale stilare una Lista di priorità di salvataggio delle opere della collezione in tempo di pace, e condividerla con il nucleo di Vigili del Fuoco locale perché la possano utilizzare in caso di emergenza.
Gli obiettivi di una lista di priorità
Innanzitutto, come già accennato precedente, l’obiettivo fondamentale è quello di condividere con tutto il personale della struttura e con le squadre di emergenza l’elenco delle opere prioritarie da mettere in salvo in caso di emergenza. È importante che tutti coloro che hanno un ruolo nella gestione dell’emergenza siano ben informati sulle opere su cui concentrare i propri sforzi.
In secondo luogo, pianificare le opere da mettere in salvo permette ad un’istituzione di ridurre significativamente i tempi di intervento in caso di emergenza. Avendo già programmato in anticipo quali opere evacuare e avendo già identificato le procedure per la loro messa in sicurezza, gli operatori possono procedere in maniera tempestiva e rimuovere le opere dall’ambiente colpito il più velocemente possibile.
Un altro aspetto significativo da tenere a mente è quello riguardante le risorse da mettere in campo per la gestione di un’emergenza. I grandi disastri possono infatti richiedere un enorme dispendio di risorse per la loro gestione, sia in termini di budget, sia in termini di energie e forza lavoro della squadra preposta alla gestione dell’emergenza. È quindi importante procedere con le operazioni lavorando il più possibile per l’ottimizzazione delle risorse.
Infine, realizzare una lista di priorità permette di ragionare in modo dettagliato sulle migliori procedure da mettere in atto per salvaguardare le opere colpite da un’emergenza. Quindi stabilire una lista limitata di opere permette di poter ragionare nel dettaglio sulle metodologie per mettere in sicurezza le stesse e stabilire i compiti e le responsabilità di ciascun attore coinvolto.